Una delle importanti tracce dell’epoca romana di Mevania, all’interno dell’attuale itinerario cittadino, è quella delle Terme Pubbliche Romane, riscoperte nel 1891 e risalenti al II sec. d.C
Del complesso termale rimane il frigidarium, l’ambiente caratterizzato da vasche di acqua fredda nelle quali immergersi dopo essere passati per gli altri due ambienti: il calidario destinato ai bagni in acqua calda e ai bagni di vapore e il tepidario destinato ai bagni in acqua tiepida e alla sudorazione.
Qui si può ammirare il pavimento a mosaico, di circa 81 mq, della sala del frigidarium, interamente conservato. Di pregevole e raffinata fattura è stato realizzato con tessere bianche e nere e vi sono raffigurati sia veri animali marini, come polipi e delfini, sia creature fantastiche come tritoni, cavalli e tori marini. I recenti restauri hanno messo in evidenza tracce del calidarium.
In epoca romana Bevagna vantava un porto fluviale collegato direttamente con Roma attraverso il Tevere. Della sua antica struttura, ritrovata sotto l’ex convento dei domenicani, oggi ci rimangono solo alcuni ambienti realizzati in opus mixtum, come i resti dei magazzini e degli ambienti di servizio.
La testimonianza del Porto fa comprendere la consistente attività commerciale di Bevagna durante l’Epoca Romana. Questa infatti si trovava al centro della Valle Umbra e il Porto Fluviale, adiacente alla Via Flaminia, era un punto di scambio per i vari sistemi di trasporto.
Un altro luogo simbolo dell’epoca romana si trova nelle prossimità dell’incrocio tra il cardo e il decumano della vecchia via Flaminia ed è il Teatro Romano. L’assetto edilizio delle case medievali che vi furono costruite sopra, successivamente, ha mantenuto la curvatura di un teatro di grandi dimensioni che si appoggiava sul pendio dell’altura e si affacciava sulla via Flaminia. Costruito nel I sec. d.C., all’interno di case private sono visibili i resti significativi di due ambulacri che fungevano da sostegno alla cavea. In un tratto dell’ambulacro oggi vi è una struttura di ricettività. I reperti rinvenuti dai vari siti della romanità bevanate, sono conservati presso la Raccolta Archeologica a Palazzo Lepri.